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NOVOCAINE |
leonessa
Reg.: 09 Ago 2002 Messaggi: 5315 Da: Abbiategrasso (MI)
| Inviato: 19-01-2003 15:44 |
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Ieri sera ho visto questo film appena passato su Tele+ tratto da un libro di Steve Martin con Steve Martin. Devo dire che ero molto dubbiosa però l'ho traovato molto cinico e ironico con delle battute molto interessanti.
Chi di voi l'ha visto?
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_________________ I'm impossible to forget but hard to remember |
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aderus
Reg.: 30 Dic 2002 Messaggi: 113 Da: Bologna (BO)
| Inviato: 19-01-2003 20:08 |
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Io l'ho visto diversi mesi fa. Non è niente di particolare masi lascia guardare senza particolari pretese. Vi è qualche situazione interessante, ma ve ne sono altre un po' noiose. Comunque, si sarebbe potuto fare di più.
[ Questo messaggio è stato modificato da: aderus il 19-01-2003 alle 20:10 ] |
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 17-02-2003 19:15 |
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Un regista esordiente per un "esordiente" Steve Martin in una Black Comedy non male. Senza particolari pretese il film percorre la storia di un personaggio che a causa delle sue debolezze "carnali" si vede vittima di una macchinosa ed infernale serie di eventi di cui lui è vittima. Ho apprezzato il film soprattutto per la sua semplicità e la classica voce narrante del doppiatore di Martin. Il registo non ha voluto quindi escludere il passato dell'attore, anzi ha utilizzato al meglio le sue doti, soprattutto come caratterista.
Non mancano momenti ironici (non comici).
Il finale riesce a lasciarti l'amaro in bocca. Pi ti chiedi: diavolo, questa storia non è per niente inverosimile. Quanta gente viene subdolamente incastrata dagli eventi che gli altri creano apposta perche tu ne sia vittima. E' più facile di quanto si pensi.
E anche in questo film come in tantissimi film americani la critica ai valori più biechi, fortemente radicati nell'america più Wasp è particolarmente forte.
Lo consiglio ma non lo esalto. Complimenti al regista esordiente.
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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